Julep Il mint julep è un cocktail originario del Sud degli Stati Uniti a base di menta e whisky di tipo Bourbon. Mint significa appunto menta e julep è un termine che deriva dal persiano gulab e significa acqua (ab) di rose (gul) e per estensione indica uno sciroppo acquoso dolce e profumato, in italiano giulebbo o giulebbe alla menta. Quindi mint julep è uno sciroppo dolce di menta, con l'aggiunta di ghiaccio tritato e Bourbon. Si può pensare il mint julep verosimilmente come ad una granita di menta con Bourbon e con una guarnizione di foglioline di menta, allo scopo di stimolare anche l'olfatto. Lo sciroppo di menta viene preparato in diversi modi:può essere preparato al momento a freddo, macerando delle foglioline di menta in un mortaio con un poco di zucchero, e diluendo con acqua;può essere preparato a caldo un infuso di menta, mettendo delle foglioline di menta in acqua bollente e zuccherando un poco e che dura circa due settimane;può essere usato direttamente lo sciroppo di menta in commercio. La quantità di zucchero è a piacere, meglio che sia il meno possibile o anche niente, al massimo un cucchiaino a persona. La quantità di acqua, una tazza da tè, circa 200 millilitri (ml.) a persona.La quantità di Bourbon varia da 60 a 100 ml. circa a persona. Riguardo al potere dissetante si beve circa 300 ml. di liquido (considerando anche il ghiaccio) dei quali in media 80 ml. di alcool. Essendo una bevanda dissetante e non un cocktail la quantità di alcool dovrebbe essere minima per avere un grado alcoolico totale circa come la classica bevanda dissetante italiana, a base di molta acqua e poco vino. È chiaro che potendo variare a piacere la quantità di menta, acqua e Bourbon, esiste una preparazione classica ma poi ognuno fa il mint julep variando la quantità degli ingredienti a seconda del proprio gusto. Tradizionalmente il mint julep veniva servito in bicchiere d'argento oppure peltro ma oggi si usano bicchieri di vetro del tipo "vecchio stile" (Old Fashioned glass, lowball glass, o rocks glass) bassi e larghi oppure in un bicchiere tipo tumbler chiamato Collins glass, alto e largo o in un Highball glass una via di mezzo fra i due precedenti. Storia: Si vuole che l'origine del mint julep sia oscura e mai definitivamente conosciuta. La prima apparizione del mint julep in un libro appare nell'autore John Davis pubblicato a Londra nel 1803 ed è descritto come una dracma di liquore con della menta, bevuto al mattino dagli abitanti della Virginia, negli Stati Uniti [4].Non è specificato da Davis che il liquore sia proprio Bourbon. Dunque questa è la conferma che il mint julep origina nel 1800, negli Stati Uniti del Sud. La diffusione della bevanda fu dovuta al senatore statunitense Henry Clay del Kentucky che la introdusse a Washington D.C. al bar Round Robin del famoso Willard Hotel, durante la sua permanenza in città[5][6]. Il termine julep, negli Stati Uniti, propriamente indicava un po' d'acqua zuccherata che si dava per inghiottire meglio le compresse di qualche farmaco. Gli americani durante il secolo 1900 gustarono non solo il julep a base di Bourbon ma anche il julep a base di gin, fatto con il ginepro e il gin, una bevanda dissetante di cui si sta perdendo memoria.

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I CAPUNET di verza TRADIZIONE PIEMONTESE I capunet sono uno dei piatti tipici piemontesi della stagione invernale. Sono foglie di verza bollite e ripiene di una farcia composta da 2 tipi di carni, maiale e vitello con aggiunta di uova, formaggio, salame cotto e prosciutto. Ricetta per 12 capunet 300 grammi di carne di vitello250 grammi di carne di maiale ( lonza)50 gr di prosciutto50 gr di salame cotto piemontese100 gr di raschera stagionato e grattugiato 1 cipolla 25 gr Olio evo e una nocciola di burro2 uova bolliteSale e pepe q.b.Spago/filo per cucinare per la legatura Preparazione In una pentola far bollire l acqua con 1 cucchiaio di sale appena inizia a bollire versate le 12 foglie di verza precedentemente sfogliate e farle cucinare per circa 4/5 minuti.Tiratele fuori con 1 colino e asciugatele bene.Dopo di che in una padella versate i 25 gr di olio extravergine d oliva e e versate la cipolla a cubetti, la carne di maiale e di vitello e fate rosolare bene a fuoco lento per circa 25 minuti mentre gli ultimi 5 unite mezzo bicchiere di vino bianco e alzate la fiamma per farlo sfumare.Tritate finemente con un coltello aggiungendo insieme alle carni sia il raschera grattuggiato che il prosciutto e il salame cotto piemontese due uova bollite e la farcia è pronta.Versate dentro ogni singola foglia di verza la farcia e chiudeteli aiutandovi con un filo da cucina o spago.Cucinateli o in padella a fiamma bassa con un filo di olio e burro oppure metteteli in una teglia e cuoceteli in forno per 25 minuti a 180 gradi.Buon appetito !

La salsa verde è un condimento delizioso che può essere utilizzato su una varietà di piatti. Ecco una ricetta di base per preparare la salsa verde:Ingredienti:- 1 tazza di prezzemolo fresco- 2 cucchiai di capperi- 2 filetti di acciughe sott'olio- 1 spicchio d'aglio- 2 cucchiai di senape di Dijon- 2 cucchiai di aceto di vino bianco- 1/2 tazza di olio d'oliva extra vergine- Sale e pepe nero q.b.Istruzioni:1. Inizia lavando e asciugando il prezzemolo fresco. Rimuovi i gambi più spessi e tieni solo le foglie.2. Metti il prezzemolo, i capperi, i filetti di acciughe e lo spicchio d'aglio in un robot da cucina o un frullatore.3. Aggiungi la senape di Dijon e l'aceto di vino bianco.4. Frulla gli ingredienti fino a ottenere una consistenza omogenea.5. Lentamente, mentre il frullatore è in funzione, aggiungi l'olio d'oliva extra vergine a filo fino a quando la salsa diventa cremosa. Continua a frullare per un paio di minuti per garantire che tutti gli ingredienti siano ben miscelati.6. Assaggia la salsa verde e aggiungi sale e pepe nero a piacere.7. Trasferisci la salsa in un contenitore ermetico e conservala in frigorifero. La salsa verde può essere conservata per diversi giorni e sviluppa ancora più sapore col tempo.Ora hai una deliziosa salsa verde pronta per essere utilizzata su carni, pesce, verdure grigliate o qualsiasi piatto tu preferisca! Variante : Salsa verde100g di prezzemolo lavato e asciugato 6 filetti di acciughe metà spicchio d'aglio 1 cucchiaio di capperi 2 tuorli d'uovo sodo 8 olive verdi snocciolate 10 cucchiai di olio extravergine 1 cucchiaio di aceto mollica di un panino un pizzico di sale.questo bel colore e perché è stata interamente fatta col coltello sì il prezzemolo rimane del suo colore. Un ricordo di oggi.

LA VERA STORIA DEL CROISSANT A FORMA DI CUBOSBARCATO IN PIEMONTE E PRODOTTO IN ALCUNE PASTICCERIE E CAFFE' STORICI E NON. Chef Flavio Milton D'Ambrosio Un croissant a forma di cubo, battezzato crube è la nuova frontiere della pasticceria internazionale, pronto a sfidare sia il classico ed immortale cornetto, sia la tendenza virale, che diversi anni fa aveva completamente conquistato New York, del #cronut, un ibrido tra la ciambella e il croissant, creato da Dominique Ansel.Ma torniamo al crube dandone il merito al pasticcere svedese Bedros Kabranian, a capo della pasticceria Magnus Johanssons Bageri och Konditori di Stoccolma. Apparentemente è stato proprio Instagram ad ispirare Kabranian, mostrandogli vari dessert a forma di cubo che spesso apparivano nei profili dei colleghi (si pensi ad esempio al Cubo di Rubik di Cédric Grolet, protagonista assoluto dei social network).La particolare forma è dovuta ad uno stampo che Kabranian ha importato dalla Cina e che ha determinato il processo creativo: il segreto per raggiungere la forma cubica e la regolazione della lievitazione dell’impasto del croissant in modo tale che si adatti perfettamente alla forma dello stampo.Tuttavia le cose apparentemente banali non sono affatto facili da ottenere perché oltre al tipo di impasto giusto, normalmente la sfoglia del croissant nel forno raddoppia o addirittura triplica, ma nel caso del cronut, contenuto in uno stampo sigillato, la sfoglia cresce molto meno e perde burro durante la cottura. Dopo diversi tentativi Kabranian ha finalmente scoperto che riempire lo stampo all’85% era la misura ideale per cuocere questi croissant, ottenendo un risultato che alla vista ricorda un cubetto di legno.