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La ricetta tradizionale della bagna cauda prevede tre ingredienti fondamentali: olio, aglio e acciughe. Tutte le varianti esistenti oggi tendono a rendere più delicato il sapore di questa salsa.Possiamo trovare l’aggiunta di burro, di vino, di aceto, di noci tritate, di brodo. L’aglio può essere trattato lasciandolo in ammollo in acqua o latte, oppure lessato. Le aggiunte sono sempre di latte o, in molti ristoranti, di panna.Oggi le verdure da intingere nella bagna cauda sono miste, cotte e crude, ma tutte di stagione: finocchio, cardo, insalata belga, rape, topinambur. Senza dimenticare il cardo gobbo di Nizza Monferrato, che fa la sua comparsa nel mese di novembre.Anche altri ingredienti particolari sono interessanti abbinati alla bagna cauda: per esempio la mela, cruda e leggermente aspra come la renetta. Anche la polenta, cotta e poi fritta per renderla leggermente croccante. O ancora le uova, lesse sgusciate e tagliate a spicchi, oppure crude, da rompere direttamente nel fornelletto, strapazzandole con la bagna cauda a fine pasto insieme ad una spolverata di tartufo.Sul sito del Bagna Cauda Day potete trovare la ricetta della bagna cauda, come si prepara secondo la tradizione, ritenuta dalla Delegazione di Asti dell’Accademia Italiana della Cucina “la più affidabile e tramandabile”.Secondo il rito della bagna cauda, è tradizione aprire e chiudere il pasto con prodotti tipici e altrettanto tradizionali: qualche fetta di salame del macellaio di fiducia, prima di iniziare, un assaggio di formaggio piemontese, per finire.E ovviamente non può esistere bagna cauda senza l’accompagnamento, che in genere consiste in tantissimo pane e un buon Barbera, o Nebbiolo, o Barbaresco.
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