Float (tecnica del bartending) Il galleggiamento è una tecnica di bartending in cui un liquore o un ingrediente viene stratificato nella parte superiore di una bevanda. I cocktail o gli shot prodotti con questa tecnica sono conosciuti come Pousse-café o drink a strati . Sebbene la quantità di alcol utilizzata in un galleggiante sia solo di circa mezza oncia, migliora il sapore del tono della bevanda a portata di mano. I liquori galleggianti si basano sulla galleggiabilità . Qualsiasi cosa meno densa di un fluido galleggia sopra quel fluido. Questo vale per i solidi, come un pezzo di legno sopra l'acqua, così come per altri liquidi, come l'olio sopra l'acqua. Olio e acqua non si mescolano, ma succede anche per i fluidi che si mescolano. Qualsiasi due liquidi che hanno una densità diversa possono essere fatti galleggiare uno sopra l'altro. La forza di galleggiamento impedisce ai fluidi di mescolarsi immediatamente, anche se i fluidi si mescolano alla fine nel tempo, se si mescolano del tutto. Per evitare che i fluidi si mescolino per turbolenza, è importante versarli molto lentamente durante la stratificazione.I baristi spesso non parlano di densità, ma chiamano i fluidi "più leggeri" e "più pesanti" o si riferiscono a "gravità specifica", che significa lo stesso. Se si confrontano due volumi identici di fluidi, quello più denso pesa di più di quello più leggero.Il galleggiamento funziona solo se il liquore più denso viene versato prima nel bicchiere. Se si versa per primo quello più leggero, quello più denso cade sul fondo del bicchiere, il che crea molte turbolenze indesiderate. Le densità degli ingredienti comuni dei cocktail possono essere cercate online, oppure si usa la seguente regola empirica. I liquori dolci a bassa gradazione sono i più pesanti e i liquori secchi ad alta gradazione i più leggeri. Inizia versando normalmente l'ingrediente più pesante in un bicchiere, quindi versa lentamente l'ingrediente successivo sul retro di un cucchiaio capovolto nel bicchiere. La punta del cucchiaio dovrebbe quasi toccare il livello attuale del fluido, ma dovrebbe essere sempre tenuta al di sopra di esso. Ogni strato dovrebbe essere almeno 10 gradi di prova più alto dello strato precedente. Sebbene sia possibile sovrapporre tutti i liquori desiderati, la maggior parte degli scatti a strati contiene solo da tre a cinque strati diversi. "Creare un effetto arcobaleno in un bicchiere con cordiali di colori diversi richiede una tecnica di versamento speciale. Versa semplicemente ogni liquore lentamente su un cucchiaino rovesciato (con il lato arrotondato verso l'alto) in un bicchiere. Inizia con il liquore più pesante. (Le ricette daranno l'ordine corretto .) Versare lentamente . La superficie arrotondata del cucchiaio spalmerà ogni liquore su quello sottostante senza mescolarli. Puoi eseguire lo stesso trucco usando una bacchetta di vetro. Versa lentamente lungo l'asta.

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Pizza al tegaminoLa pizza al tegamino (o al padellino) è una specialità culinaria tipica della città di Torino. Questo tipo di pizza si contraddistingue per la doppia lievitazione dell'impasto e per la cottura al forno all'interno d'una piccola padella o d'un piccolo tegame (ossia una bassa teglia circolare in alluminio oppure in ferro e priva di manici) reso antiaderente mediante un velo d'olio d'oliva.Nonostante alcuni dibattiti in merito al nome più corretto per designare questa pietanza, i qualificativi al tegamino o al padellino sono parimenti impiegati sia nelle insegne e nei menù delle pizzerie torinesi, sia nel linguaggio comune.StoriaLe origini della pizza al tegamino sono incerte e non ne è noto l'inventore. Una tradizione la vuole figlia d'un pizzaiolo torinese desideroso d'accelerare i tempi di produzione; secondo un'altra tradizione, invece, sarebbe stata inventata in città da ristoratori toscani, ipotesi suggerita sia dal fatto che le principali pizzerie storiche torinesi erano gestite da famiglie toscane, sia dalla consolidata abitudine - tuttora in voga - di far precedere la pizza al tegamino da una porzione di farinata di ceci, preparazione tipica della cucina toscana, ma in verità anche ligure e basso-piemontese. È comunque opinione concorde che la pizza al tegamino sia nata dal tentativo di velocizzare la produzione della pizza per servire più rapidamente i clienti: l'impasto viene infatti steso nei tegamini e parzialmente condito molto prima della cottura; le fasi di completamento del preparato e del passaggio in forno risultano quindi particolarmente veloci.(Fonte: Wikipedia)

TapulònIl tapulòn o tapulone è uno spezzatino finemente sminuzzato, tradizionalmente a base di carne di asino, piatto tipico di Borgomanero.Il nome della ricetta deriva da una variante locale del verbo piemontese ciapulè che significa tritare, affettare finemente, tagliuzzare.Secondo una leggenda, la ricetta sarebbe stata creata da tredici pellegrini affamati che, di ritorno da una visita al santuario di San Giulio d'Orta, si fermarono nel luogo ove oggi sorge Borgomanero. Avendo ormai esaurito le provviste alimentari, essi cucinarono un asinello che era al loro seguito. Per attenuare la durezza delle carni dell'animale, queste furono spezzettate finemente e cotte a lungo nel vino. La pietanza piacque così tanto alla compagnia da convincerla a stabilirsi definitivamente nel luogo del pasto, dove fu fondato un villaggio che costituì il nucleo dell'odierna Borgomanero.Storicamente il piatto è legato all'utilizzo dell'asino come mezzo di trasporto, il quale, a fine carriera, nonostante la durezza delle carni, poteva ancora rappresentare una preziosa fonte di cibo per i propri padroni.(Fonte: Wikipedia)

TONNO DI CONIGLIO PIEMONTESE La tradizione vuole che il tonno di coniglio si prepara in primavera in particolare nel periodo pasquale e, trattandosi di una conserva, è perfetta per i primi pic-nic all’aria aperta. Le caratteristiche della carne di coniglio essendo priva di grassi fa bene in quanto ricca di proteine.Servitelo come antipasto freddo con crostini di pane rustico, o utilizzatelo per farcire panini integrali.Ingredienti per 6 persone 1 coniglio1 cipolla1 carota1 gambo di sedano1 rametto di rosmarino 2 foglie di alloro1 bicchiere di vino bianco12 spicchi di aglioOlio extravergine d oliva q.b Preparazione Fate bollire abbondante acqua con 1 bicchiere di vino bianco, rosmarino, alloro, carota, cipolla e sedano. Salate e unite il coniglio. Cuocete per circa 2 ore.Togliete la pentola dal fuoco e fate raffreddare il coniglio nel brodo. Spolpate il coniglio e ricavate striscioline di carne non troppo piccole.Nei barattoli mettete alcuni pezzi di aglio e foglie di salvia, versate poco olio e fate un primo strato con gli straccetti ben disposti. Dopo di che formate degli strati fino a riempire i vasetti. L’olio deve coprire il coniglio, lasciate insaporire per almeno un paio di giorni.