The world of soft drinks Non-alcoholic cocktails represent a good part of the drinks served every night in clubs around the world. Many consider non-alcoholic cocktails as rarities destined for a very small niche of club-goers, but this is not the reality. Non-alcoholic cocktails are numerous and varied, as well as being in demand. The fact that they are exclusive to a purely female clientele is one of the countless useless rumors that circulate with the sole purpose of favoring one faction rather than another. In general it is true that women are the main consumers of non-alcoholic cocktails, but it is also undeniable that a good cocktail is pleasant, even if it does not contain the alcoholic part. There are numerous cocktails that enhance the goodness and freshness of some ingredients that are particularly popular at certain times of the year. Just think of the delicious juices in high demand in summer, or more or less classic drinks that recall the cold and the mountains. In addition, a particular not to be underestimated, for those who decide to be a driver and allow travel companions to be able to raise their elbows, non-alcoholic cocktails are the perfect alternative to the usual drinks. Last but not least, who has never had an evening in which you prefer to stay light, perhaps in conjunction with an early rising to do the next morning? Il mondo degli analcolici I cocktail analcolici rappresentano una buona parte dei drink serviti ogni sera nei locali di tutto il mondo. Molti considerano i cocktail analcolici come rarità destinate ad una nicchia molto esigua dei frequentatori dei locali, ma ciò non rappresenta la realtà. I cocktail analcolici sono numerosi e vari, oltre ad essere ben richiesti. Il fatto che siano esclusiva di una clientela prettamente femminile rappresenta una delle innumerevoli inutili dicerie che circolano con il solo scopo di favorire una fazione piuttosto che un’altra. In genere è vero che siano le donne le maggiori consumatrici di cocktail analcolici, ma è altresì innegabile che un buon cocktail è gradevole, anche se privo della parte alcolica. Esistono numerosi cocktail che esaltano la bontà e la freschezza di alcuni ingredienti particolarmente graditi in alcuni periodi dell’anno. Basti pensare ai deliziosi succhi richiestissimi in estate, o bevande più o meno classiche che richiamano al freddo e alla montagna. Inoltre, particolare da non sottovalutare, per chi decidesse di fare l’autista e concedere ai compagni di viaggio di potere alzare il gomito, i cocktail analcolici rappresentano la perfetta alternative alle solite bibite. Dulcis in fundo, a chi non è mai capitata una serata in cui si preferisci rimanere leggeri, magari in concomitanza di una levataccia da farsi il mattino successivo?

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Pizza al tegaminoLa pizza al tegamino (o al padellino) è una specialità culinaria tipica della città di Torino. Questo tipo di pizza si contraddistingue per la doppia lievitazione dell'impasto e per la cottura al forno all'interno d'una piccola padella o d'un piccolo tegame (ossia una bassa teglia circolare in alluminio oppure in ferro e priva di manici) reso antiaderente mediante un velo d'olio d'oliva.Nonostante alcuni dibattiti in merito al nome più corretto per designare questa pietanza, i qualificativi al tegamino o al padellino sono parimenti impiegati sia nelle insegne e nei menù delle pizzerie torinesi, sia nel linguaggio comune.StoriaLe origini della pizza al tegamino sono incerte e non ne è noto l'inventore. Una tradizione la vuole figlia d'un pizzaiolo torinese desideroso d'accelerare i tempi di produzione; secondo un'altra tradizione, invece, sarebbe stata inventata in città da ristoratori toscani, ipotesi suggerita sia dal fatto che le principali pizzerie storiche torinesi erano gestite da famiglie toscane, sia dalla consolidata abitudine - tuttora in voga - di far precedere la pizza al tegamino da una porzione di farinata di ceci, preparazione tipica della cucina toscana, ma in verità anche ligure e basso-piemontese. È comunque opinione concorde che la pizza al tegamino sia nata dal tentativo di velocizzare la produzione della pizza per servire più rapidamente i clienti: l'impasto viene infatti steso nei tegamini e parzialmente condito molto prima della cottura; le fasi di completamento del preparato e del passaggio in forno risultano quindi particolarmente veloci.(Fonte: Wikipedia)

TapulònIl tapulòn o tapulone è uno spezzatino finemente sminuzzato, tradizionalmente a base di carne di asino, piatto tipico di Borgomanero.Il nome della ricetta deriva da una variante locale del verbo piemontese ciapulè che significa tritare, affettare finemente, tagliuzzare.Secondo una leggenda, la ricetta sarebbe stata creata da tredici pellegrini affamati che, di ritorno da una visita al santuario di San Giulio d'Orta, si fermarono nel luogo ove oggi sorge Borgomanero. Avendo ormai esaurito le provviste alimentari, essi cucinarono un asinello che era al loro seguito. Per attenuare la durezza delle carni dell'animale, queste furono spezzettate finemente e cotte a lungo nel vino. La pietanza piacque così tanto alla compagnia da convincerla a stabilirsi definitivamente nel luogo del pasto, dove fu fondato un villaggio che costituì il nucleo dell'odierna Borgomanero.Storicamente il piatto è legato all'utilizzo dell'asino come mezzo di trasporto, il quale, a fine carriera, nonostante la durezza delle carni, poteva ancora rappresentare una preziosa fonte di cibo per i propri padroni.(Fonte: Wikipedia)

TONNO DI CONIGLIO PIEMONTESE La tradizione vuole che il tonno di coniglio si prepara in primavera in particolare nel periodo pasquale e, trattandosi di una conserva, è perfetta per i primi pic-nic all’aria aperta. Le caratteristiche della carne di coniglio essendo priva di grassi fa bene in quanto ricca di proteine.Servitelo come antipasto freddo con crostini di pane rustico, o utilizzatelo per farcire panini integrali.Ingredienti per 6 persone 1 coniglio1 cipolla1 carota1 gambo di sedano1 rametto di rosmarino 2 foglie di alloro1 bicchiere di vino bianco12 spicchi di aglioOlio extravergine d oliva q.b Preparazione Fate bollire abbondante acqua con 1 bicchiere di vino bianco, rosmarino, alloro, carota, cipolla e sedano. Salate e unite il coniglio. Cuocete per circa 2 ore.Togliete la pentola dal fuoco e fate raffreddare il coniglio nel brodo. Spolpate il coniglio e ricavate striscioline di carne non troppo piccole.Nei barattoli mettete alcuni pezzi di aglio e foglie di salvia, versate poco olio e fate un primo strato con gli straccetti ben disposti. Dopo di che formate degli strati fino a riempire i vasetti. L’olio deve coprire il coniglio, lasciate insaporire per almeno un paio di giorni.